L’azienda londinese AltoVolo rompe gli schemi della mobilità aerea con “Sigma”, un eVtol ibrido con sistema propulsivo termico-elettrico progettato per decolli verticali da spazi privati anche ristretti come vialetti, tetti o ponti di yacht

Presentato come ennesima “auto volante”, in realtà è un velivolo che si distacca da tale definizione. Infatti, esula dal proporsi per svolgere servizi di collegamenti urbani brevi mirando piuttosto a rivoluzionare il concetto di volo personale. Ciò mediante una larghezza di quattro metri e 800 centimetri, un peso totale inferiore a una tonnellata e un design compatto e aerodinamico che richiamano più una supercar che un velivolo. Sotto la scocca ovviamente le parti più interessanti. Queste sono costituite da un sistema di propulsione ibrido con motori elettrici a getto e orientabili da mille 600 cavalli di potenza complessiva che combinano la potenza elettrica immediata offerta da compatte batterie dimensionate per assecondare decollo, atterraggio e parte dell’autonomia di volo, 418 chilometri per l’esattezza, con l’autonomia complessiva sostenuta da carburante liquido.

Il risultato è un’autonomia massima di 820 chilometri, una velocità di crociera di 355 chilometri all’ora e una velocità massima di 465 chilometri all’ora. La configurazione tilt-jet consente un decollo verticale fluido con una transizione stabile al volo orizzontale. Ciò grazie anche a strategie vettoriali di controllo della spinta sostenute da un sistema di gestione triplo ridondante. Poiché la sicurezza deve essere uno degli aspetti centrali di ogni progetto, “Sigma” è stato concepito per mantenersi in volo anche in caso di guasto di uno dei propulsori integrando pure un paracadute balistico attivabile da soli 15 metri di quota. In grado di trasportare fino a tre passeggeri e un carico utile di 270 chili, è pensato per chi cerca indipendenza e velocità nei collegamenti regionali e locali e in tale ottica propone anche emissioni sonore abbastanza contenute con un livello sonoro al decollo che si attesterebbe tra i 65 e 70 decibel a cento metri di distanza.

Di fatto una rumorosità compatibile con l’uso in aree residenziali e sensibili al rumore, dove gli elicotteri sono spesso vietati. Per l’affidabilità e lo sviluppo del volo autonomo, AltoVolo si avvale dei sistemi “Embention”. I quali sono già fornitori di Amazon Prime Air, e delle simulazioni ingegneristiche di Ansys. Il prototipo in scala ha già completato i primi test di volo e la fase successiva prevede la realizzazione di un dimostratore in scala reale. Il progetto prevede l’apertura della lista d’attesa per i primi clienti è prevista già dalla seconda metà di quest’anno.
Titolo: La rivoluzione tilt-jet dell’azienda AltoVolo
Autore: Redazione