Motori Perkins, soluzioni concrete

Motori, Perkins prosegue nello sviluppo di soluzioni propulsive alternative a quelle tradizionali e quindi atte ad assecondare la transizione energetica pur mantenendo una solida efficienza operativa. Guardano in tale direzione anche le unità della nuova serie “2600” e i rinnovati motori serie “904” esposti a Monaco

perkins soluzioni concrete

A Bauma 2025, Perkins si presenta con una visione decisamente chiara. L’evoluzione dei sistemi di propulsione non è un traguardo lontano, ma una realtà concreta fatta di soluzioni modulari, flessibili e pronte all’uso. Il Costruttore britannico ha mostrato come l’ibridazione, l’elettrificazione e la compatibilità con carburanti alternativi possano coesistere con motori endotermici ottimizzati, dando vita a un ecosistema tecnologico capace di accompagnare i costruttori di macchine per i principali segmenti industriali nella transizione energetica senza sacrificare prestazioni, affidabilità o tempi di sviluppo.

A tale proposito all’interno dello stand protagonista la nuova serie “2600”, con l’unità “2606J-E13TA” che sarà disponibile dal 2026 sul mercato e che si concretizzerà in un’unità da 13 litri sviluppata per offrire densità di potenza e coppia ai vertici della categoria, con valori che arriveranno fino a 515 chilowatt di potenza, 690 cavalli, e fino a tre mila 200 newtonmetro di coppia sviluppata a un regime di mille 300 giri al minuto.

L’architettura del motore è stata progettata per anticipare futuri aggiornamenti normativi senza la necessità di modificare i punti di connessione macchina, e la compatibilità con carburanti rinnovabili Hvo al cento per cento o il biodiesel B100 rende questa piattaforma estremamente versatile. A fianco del 13 litri Perkins ha presentato anche la nuova versione da 106 chilowatt, 144 cavalli, della famiglia “904 Series” La versione “904J-E36TA” con coppie fino a 566 newonmetro disponibile a mille 500 giri al minuto enfatizza le proprie doti di affidabilità grazie ad upgrade mirati tra cui spiccano il nuovo oil cooler a 12 piastre e filtri carburante ad alta efficienza. Ma l’innovazione dell’offerta Perkins passa anche per l’elettrificazione.

Ed è proprio in questo ambito che si inserisce la presentazione della prima power unit elettrica integrata, montata in occasione di Bauma su una macchina per la fusione di tubi “McElroy TracStar 900i” utilizzata quale banco di prova commerciale. Il sistema, progettato per sostituire direttamente un motore diesel da 3 litri 600 centimetri cubi senza modifiche strutturali al telaio o alle connessioni, include batteria, inverter, motori e caricabatterie on board, in un pacchetto “drop-in” che consente agli oem di elettrificare in modo rapido ed economico. Interessante anche il progetto “Coeus”, sviluppato con Equipmake e l’università di Loughborough, che esplora l’uso di combustibili alternativi “spark-ignited” come etanolo, metanolo, bio-metano e idrogeno all’interno di una piattaforma ibrida modulare di potenza compresa tra i 180 e i 280 chilowatt.

Anche in questo caso Perkins punta a offrire soluzioni pronte e flessibili, in grado di adattarsi ai carburanti disponibili senza compromettere prestazioni o semplicità di integrazione. Sul fronte dei servizi, la Casa spinge forte sulla connettività e sul condition monitoring, con un’architettura telematica che consente lo scambio di dati in tempo reale tra motore e sistema macchina, migliorando l’efficienza operativa, riducendo i fermi e ottimizzando i costi di esercizio. L’obiettivo è quello di supportare i clienti lungo tutto il ciclo di vita del motore, dalla registrazione alla manutenzione, dall’estensione della garanzia fino alla sostituzione, massimizzando il valore dell’investimento.

Titolo: Motori Perkins, soluzioni concrete

Autore: Redazione

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