Duemila lumen con 24 watt

La nuova gamma “EcoPagg” proposta da Pagg Aspoeck si compone di fari da lavoro che realizzano fasci luminosi fino a duemila lumen di potenza con consumi minimi oscillanti fra i 24 e i 27 watt.

I led stanno rivoluzionando l’intera società grazie alla loro estrema duttilità di utilizzo. Una realtà che ovviamente impatta anche sulla meccanizzazione agricola. Come ben dimostrano i design sempre più avveniristici dei trattori di più recente generazione. Stili fino a ieri molto difficili e costosi a prodursi, ma oggi approcciabili proprio grazie alle nuove opzioni progettuali aperte dei proiettori led.

Non solo stile però

Fra i vantaggi dei led quello più tangibile riguarda il rapporto fra prestazioni, la potenza luminosa emessa, e gli assorbimenti energetici. Inferiori anche dell’80 per cento rispetto a quelli necessari per azionare una lampada alogena di pari potenza. Rispetto a quest’ultima i led durano inoltre da dieci a venti volte di più risultando pressoché insensibili a colpi e vibrazioni. In quanto non legano la loro azione a delicati e sottili filamenti.

Non è un caso quindi se tutti i costruttori di macchine agricole stanno inserendo i led fra le dotazioni di serie avanzate sui rispettivi prodotti, in particolare a livello di gruppi da lavoro ausiliari. Ambito in cui i led possono essere sfruttati al meglio delle loro possibilità non risultando vincolati in termini di posizione e potenza ad alcun tipo di normativa. Un esempio in tal senso i fari proposti da Pagg Aspoeck serie “EcoPagg”. Cinque diverse soluzioni aventi potenze di uscita variabili fra i mille e 200 e i duemila lumen realizzate con assorbimenti compresi fra i 12 e i 27 watt.

Disponibili con corpi a geometria quadra o rotonda, ma sempre di dimensioni contenute, i gruppi sono autonomi in termini funzionali. Basta dar loro tensione e si accendono, possono essere orientati in ogni direzione, non scaldano, al massimo raggiungono una temperatura di 60 gradi, e risultano protetti contro le infiltrazioni solide in classe Ip67 e contro quelle liquide in classe Ip68.

Collaudi sul cento per cento

Ciò significa che in teoria il faro può funzionare anche sott’acqua, fino a tre metri di profondità. Tutti i gruppi sono inoltre collaudati singolarmente e per ciascuno sono anche dichiarati i veri diagrammi operativi.Ccioè la forma e le distanze coperte da ogni singolo fascio luminoso che, a differenza dei fasci emessi dalle lampade alogene, sono molto più concentrati e direzionali. Cosa che permette di orientare i led in maniera più precisa e diretta godendo anche di una luminosità pressoché uniforme in tutta l’area illuminata.

Duemila lumen con 24 watt

Autore: redazione

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