Fendt “Cargo T740”, il sollevatore dalla doppia personalità

In campo agricolo i sollevatori telescopici sono concepiti per agevolare le movimentazioni orizzontali e verticali dei più diversi carichi e per far fronte anche a eventuali loro trasferimenti su strada. Stabili e asserviti da un’elettronica di gestione che ne facilita l’uso, possono operare anche ad altezze elevate, risultando agili e ben manovrabili quando devono affrontare ambienti di la- voro ristretti grazie alla presenza di sterzi integrali.

Le pale gommate sono invece sfruttate per far fronte ad attività pesanti in quanto esibiscono forze di spinta e capacità di carico superiori. Mezzi e funzionalità diverse quindi, che Fendt ha ora trovato il modo di unificare in un’unica macchina, il suo nuovo caricatore telescopico “Cargo T740”, forte di un’altezza di lavoro di sette metri e 70 centimetri e di una portata di 40 quintali.

Le prestazioni medie europee

Tali performance inseriscono di diritto la nuova macchina nella classe commerciale dei sollevatori telescopici le cui altezze di lavoro sono comprese fra i sei e gli otto metri, quelle che rappresentano oltre l’80 per cento del mercato europeo di settore.

Rispetto ai sollevatori della concorrenza e convenzionali “Cargo T740” dispone però anche un cinematismo a “Z” del braccio che gli permette di esibire forze di strappo e di spinta superiori ai 66 quintali, quelle normalmente in appannaggio alle pale gommate. Con tali mezzi condivide anche la possibilità di brandeggiare mediante pala fino a oltre tre metri cubi di materiali sfusi, operazione che se condotta in altezza, per esempio per caricare un rimorchio un rimorchio a sponde alte, può essere facili- tata dalla presenza di una cabina “MultiCab IV” eleva- bile no a oltre quattro metri, cosa che permette all’operatore di controllare a vista lo scarico. L’altezza della cabina è pilotabile dall’operatore e tale opzione, al momento l’unica disponibile nei caricatori telescopici agricoli, si abbina alla presenza di ulteriori soluzioni tese a favorire la visibilità quali, per esempio, il parabrezza anteriore curvo dal tetto al pavimento e un finestrino laterale continuo.

Consolle di comando oscillante del Fendt “Cargo T740”

Il vano è anche protetto da un sistema di smorzamento delle vibrazioni, è climatizzato mediante un impianto automatico programmabile e permette di gestire il lavoro tramite una consolle di comando integrata sul bracciolo destro della poltrona di guida e organizzata a livello di comandi sulla base della colorazione Fendt, cosa che abbinata alla presenza di un joystick multifunzione agli utenti Fendt permette di familiarizzare in poco tempo con la macchina.

Ovviamente dotato di sistemi di trazione e sterzo di tipo integrale col secondo programmabile sulle classiche tre funzioni dei sollevatori, sterzo tradizionale, sterzo con ruote in fase e sterzo con ruote in controfase, “Cargo T740” si muove grazie a un powertrain basato sull’abbinamento fra un quattro cilindri Cummins serie “F3.8” erogante 136 cavalli di potenza a due mila giri e 550 newtonmetro di coppia a mille e 400 giri e una trasmissionene idrostatica con pompa load sensing “Compact Drive” che permette di marciare su strada alla canonica velocità di 40 chilometri/ora, prestazione raggiungibile da fermo in maniera continua a progressiva senza dover far uso di un cambio.

Tre modalità di guida

Il gruppo mette inoltre a disposizione tre diverse modalità di guida, caricatore, elevatore e strada modulando di conseguenza le risposte funzionali dell’intero powertrain. Da segnalare l’elevata capacità dell’idraulica di bordo, 170 litri di olio al minuto, la presenza di un sistema di aggancio rapido delle attrezzature che minimizza i tempi morti di sostituzione delle stesse e
la possibilità di connettere la macchina così da poterne monitorarne il lavoro in tempo reale e da remoto.

Titolo: Fendt “Cargo T740”, il sollevatore dalla doppia personalità

Autore: Redazione

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