A volte ritornano
Da Fiat Professional un revival del mitico “Ape” prodotto per 76 anni da Piaggio. La proposta si chiama “Tris”, è azionata per via elettrica e a livello di powertrain riprende i componenti che già muovono le Fiat ”Topolino” e le Citroen “Ami”
A fine 2024 Piaggio annunciò l’uscita di produzione di “Ape”, veicolo che dal 1948 in poi molto ha contribuito allo sviluppo economico e sociale della Nazione. In un Mondo che si muove sempre più velocemente e che impone emissionamenti sempre più stringenti il simpatico, sfumacchiante e traballante tre ruote toscano non aveva però più ragione di essere, essendo superato in termini di prestazioni dai commerciali serie “Porter” prodotti dalla stessa Piaggio.

Da qui la decisione di chiuderne la produzione in Italia lasciandola attiva solo in India, Paese in cui le regolamentazioni sono meno severe. In tale contesto Piaggio ha affiancato alle versioni di “Ape” propulse per via endotermica anche modelli full electric disponibile nelle versioni “e-xtra”, con cassone, ed “e-city”, per il trasporto di persone. Entrambe si muovono grazie a un motore elettrico raffreddato a liquido da 18 chilowatt di potenza, circa 25 cavalli, alimentato da batterie agli ioni di litio da poco meno di sette chilowattora di capacità che danno luogo a un’autonomia di circa 60 chilometri.
Una volta esauriti gli accumulatori possono essere sostituiti in tempi brevissimi con batterie cariche, sistema “battery swap”, permettendo così ai piccoli e supercompatti veicoli di operare quasi a ciclo continuo con consumi energetici dichiarati di soli cinque centesimi di euro al chilometro.
Veicoli super economici all’uso quindi, adatti per i Paesi socialmente in via di sviluppo, gli stessi cui guarda anche il progetto Fiat Professional denominati “Tris”, un tre ruote leggero, il primo tre ruote a marchio Fiat della Storia, che riprende a livello di powertrain i componenti che il gruppo Stellantis usa per muovere i quadricicli Fiat ”Topolino” e Citroen “Ami”. Motore elettrico a magneti permanenti da 48 volt quindi e nove chilowatt di potenza alimentato da una batteria al litio “LiFePO4” da quasi sette chilowattora di capacità per un’autonomia teorica wmtc di 90 chilometri e una velocità limitata a 45 chilometri/ora.

La batteria è ricaricabile da rete in circa quattro ore e 40 minuti, ma a differenza di quanto proposto da “Ape” non risulta sostituibile in tempi brevi. Disponibile nelle versioni con cassone per trasporti generici e con pianale cabinato per usi specifici, i “Tris” si propongono con un design che molto ricorda “Ape”, forse anche troppo, supportato da un telaio zincato, progettato per durare nel tempo e resistere a condizioni operative difficili la cui capacità di carico sfiora i cinque quintali e mezzo Il design è inoltre focalizzato sulla semplicità d’uso, con guida senza frizione né cambio e una maneggevolezza estrema, tant’è che il veicolo può ruotare su se stesso sulla base di un raggio di soli tre metri.
Lungo 317 centimetri e in grado di dar luogo a un’area di carico di oltre due metri quadrati il nuovo triciclo elettrico è già predisposto per ottenere una eventuale omologazione anche in Europa per far fronte alle cosiddette consegne dell’ultimo miglio, quelle esigenze di trasporto indotte dalle consegne porta-porta di merci relativamente leggere e poco ingombranti che al momento sono espletate da veicoli commerciali di massa e pesi ridondanti rispetto alle effettive esigenze di carico.