Man Engines “V8”, nautica a basse emissioni

Si espande l’offerta commerciale Man Engines nel comparto nautico con il lancio, in occasione del salone nautico di Cannes, della gamma di motori “V8” omologati Imo Tier III grazie all’introduzione dei sistemi di post trattamento modulari con filtro scr, soluzione prima riservata alle unità serie “V12”. Tre i modelli che si vanno ad aggiungere all’offerta di prodotto oggetto della più restrittiva delle omologazioni sulle emissioni esistente nel segmento nautico, unità da 735, 882 e 956 chilowatt, mille, mille 200 e mille 300 cavalli, realizzate sulla base di un’architettura “V8” e di una cubatura di 16 litri sviluppata da canne da 128 millimetri di alesaggio per 157 millimetri di corsa.

Si tratta di motori caratterizzati da un’elevata potenza specifica, 59 chilowatt per litro, 80 cavalli, nella taratura di potenza massima e da una altrettanto elevata densità di potenza indotta da dimensioni compatte di mille 736 millimetri di lunghezza per mille 153 di larghezza e mille 222 di altezza.

Il peso a secco di mille 880 chili determina poi un rapporto peso/potenza di un chilo 440 grammi per cavallo, connotazioni che nel loro complesso rendono i “V8” Man Engines unità che ben si prestano alle installazioni nel segmento nautico, dove ingombri e pesi giocano un ruolo fondamentale. A rendere semplici e agevoli le installazioni guardano poi anche i sistemi di post trattamento, caratterizzati da un’elevata modularità e a dimensioni dei vari componenti che permettono di posizionare ciascun gruppo là ove possibile, in maniera quindi estremamente flessibile ma senza che ciò incida negativamente sull’efficienza globale del motore.

I post trattamenti proposti da Man Engines sui nuovi motori furono inoltre introdotti nel 2006 e da allora risultano ampiamente testati a livello operativo e di affidabilità sui motori per applicazioni commerciali pesanti oltre che su macchine agricole e industriali. Proprio tali esperienze permettono di affermare che la loro presenza oltre a una riduzione delle emissioni realizza anche riduzioni dei consumi comprese tra il tre e l’otto per cento grazie alla possibilità di massimizzare il rendimento termico dei processi combustivi. Lascia infatti al solo sistema scr il compito di eliminare gli ossidi di azoto eliminando la necessità di disporre di sistemi di ricircolo dei gas combusti di tipo egr.

Nel caso specifico tale vantaggio si abbina anche a filtri antiparticolato e a catalizzatori ridimensionati rispetto a quelli usati sulle applicazioni terrestri a vantaggio di una minore complessità e riduzione dei costi. Altro plus operativo dei nuovi “V8” la certificazione relativa alla possibilità di essere alimentate con olii vegetali idrotrattati, i cosiddetti combustibili “hvo”, meglio noti quali biodiesel. In tale ottica gli utenti possono sostituire o miscelare il diesel di derivazione fossile con quello di derivazione non fossile, contribuendo alla riduzione delle emissioni fino a un massimo del 90 per cento se comparate con quelle emesse da un motore funzionante con carburante tradizionale.

Da sottolineare che l’introduzione dei nuovi motori e dei relativi sistemi di post trattamento non tradisce quella strategia della Casa tedesca che prevede una concreta diversificazione dell’offerta propulsiva in funzione delle specifiche applicazioni. In tale ottica e a metà 2022 Man Engines aveva lanciato un’unità siglata “D2862” che operava grazie a un combustibile bifuel composto da gasolio e a idrogeno.

Installata sulla navetta “Hydrocat 48” del cantiere olandese Windcat, è utilizzata per il raggiungimento dei parchi eolici offshore e si è dimostrata in grado di ridurre le emissioni di biossido di carbonio dal 50 all’80 per cento in funzione delle condizioni operative dell’unità. Presentato invece prima del 2021 il sistema “Smart Hybrid Experience” applicabile su tutti i motori Man per applicazioni nautiche delle serie “V12”, “V8” e “R6”. In questo caso si è alle prese con un’unità elettrica integrata da una batteria operante ad alto voltaggio per alimentare sistemi ibridi o full electric tesi a enfatizzare l’efficienza del gruppo di motopropulsione principali affiancandosi a essi quando le condizioni operative lo rendono necessario. 

Titolo: Man Engines “V8”, nautica a basse emissioni

Autore: Redazione

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