Mercedes-Amg con il Concept Gt Xx anticipa le soluzioni tecniche e stilistiche della prossima generazione di coupé ad alte prestazioni propulsi per via full electric mediante motori multipli a flusso assiale, nuove batterie ad alta densità e design studiati per minimizzare i coefficienti aerodinamici
Le nuove generazioni dei coupé a quattro porte di lusso e di alte prestazioni proposti da Mercedes-Amg si propongono di portare le soluzioni propulsive full electric a livelli prestazionali e operativi superiori, abbattendo quelle barriere che caratterizzano oggi le vetture elettriche. Summa di tale obiettivo il prototipo “Concept Gt Xx” presentato in anteprima lo scorso mese di Giugno. Una vettura che, nonostante l’accezione prototipale, poco ha dell’esercizio di stile o di ricerca, presentando contenuti che anticipano i modelli di serie attesi nel 2026 introducendo anche soluzioni tecniche che saranno implementate sulle prossime berline full electric del Brand tedesco.
Sviluppata sulla piattaforma dedicata ai nuovi modelli elettrici “Amg.Ea”, “Gt Xx” si presenta quale coupé da cinque metri e 200 millimetri di lunghezza e per un metro 950 centimetri di larghezza, limitando l’altezza da terra del tetto a poco più di un metro e 300 millimetri. Dimensioni che puntano a ridurre il più possibile la sezione frontale collaborando insieme a soluzioni tecniche dedicate a ridurre il più possibile il coefficiente di resistenza aerodinamica fino a farlo scendere sotto i due decimi di punto.
Tra queste, un ampio ventaglio di superfici aerodinamiche mobili che trovano la loro espressione più innovativa nelle palette “Aeroblades”, prese d’aria laterali ai cerchi attivate in automatico per ottimizzare i flussi intorno a tali elementi migliorando al contempo il raffreddamento dei freni. Previsto anche uno spoiler anteriore a controllo elettronico posto davanti e sotto al pianale per gestire al meglio i flussi al di sotto della vettura migliorando alle alte velocità stabilità, efficienza e autonomia. Nuova la piattaforma “Amg.Ea” che realizza il prototipo.
Al momento costituisce la massima espressione tecnica di Mercedes-Amg nella messa a punto di un powertrain per auto ad alte prestazioni stradali. L’architettura del sistema vede la presenza di ben tre motori elettrici a flusso assiale sviluppati in partnership con Yasa, azienda passata recentemente sotto il controllo completo di Mercedes-Benz, di cui due si inseriscono sull’assale posteriore e uno che si inserisce sull’assale anteriore. Le tre unità realizzano una potenza massima mille chilowatt, mille 360 cavalli, spingendo la vettura fino a una velocità massima a 360 chilometri all’ora con un tempo di accelerazione da fermo a 100 chilometri all’ora di poco più di due secondi. L’architettura assiale dei motori elettrici è stata ottimizzata per ridurre il più possibile gli ingombri, con uno sviluppo trasversale che si riduce a pochi centimetri definendo una densità di potenza tre volte superiore rispetto ai motori radiali più prestazionali oggi presenti sul mercato.
A tale dato si affiancano poi una riduzione delle masse del 30 per cento e un volume finale del 60 per cento rendendo possibile una configurazione longitudinale delle unità estremamente efficiente. A livello di erogazione inoltre la soluzione a flusso assiale assicura erogazioni di potenza e coppia superiori rispetto ai motori a flusso radiale oltre che caratterizzate da uno sviluppo più continuo.
L’architettura motore nello specifico vede la presenza di due rotori planari disposti ai lati di uno statore a flusso assiale realizzato tramite laminazione di materiali compositi magnetico segmentati, in una sigla “smc”, che riducono le perdite indotte da correnti parassite a vantaggio di prestazioni superiori. Il materiale si compone di particelle ferromagnetiche rivestite da uno strato isolante e compattate tramite stampaggio che definiscono un composto isotropo, ossia con proprietà magnetiche simili in tutte le direzioni, risultando disposte in moduli separati atti a ottimizzare la geometria del flusso magnetico. I due motori posteriori sono integrati all’interno di un’unica unità definita “Hp-Edu” che include anche l’inverter, ingranaggi epicicloidali in grado di definire strategie di controllo torque vectoring sulle singole ruote e un sistema di raffreddamento a olio.
L’unità anteriore invece è singola e vede un sistema di trasmissione a ingranaggi diritti con controllo dell’interfaccia tramite “Disconnect Unit”. Di fatto una frizione che permette all’unità di essere esclusa a livello di funzionamento agendo esclusivamente come sistema di boost on-demand quando le condizioni di guida lo richiedono. L’energia per il funzionamento dei sistemi propulsivi è fornita da una batteria ad alte prestazioni sviluppata ad hoc da Amg con celle cilindriche raffreddate a liquido diretto e operanti a una tensione di 800 volt. Il sistema è in grado di fornire elevata potenza continua e assecondare potenze di ricarica dell’ordine degli 850 chilowatt permettendo rigenerazioni degli accumulatori atte a permettere un’autonomia di 400 chilometri in soli cinque minuti. La batteria è sviluppata utilizzando celle con catodo “Nmca”, al nickel, cobalto, manganese alluminio e raggiunge densità energetiche dell’ordine dei 300 wattora per chilo o 740 wattora per litro di volume.
Le celle sono combinate individualmente tramite moduli di plastica saldati al laser che integrano il sistema di raffreddamento diretto e inglobate all’interno di gabbie di lega di alluminio saldate al laser che offrono conduttività termica ed elettrica elevate. Anche l’elettronica di potenza vede l’utilizzo di un sistema di raffreddamento integrato in quanto gli inverter di silicio-carburo sono raffreddati con circuito olio-acqua ottimizzato per assecondare regimi di utilizzo caratterizzati da elevati picchi termici. All’interno un cockpit fortemente orientato al guidatore, con volante ispirato alla Formula 1, sedili bucket di fibra di carbonio, regolazione del recupero frenante via paddle e addirittura altoparlanti integrati nei proiettori anteriori per generare suoni sintetici in modalità “Sport” evocativi dei motori “V8” Amg.
Le soluzioni come i motori a flusso assiale, il raffreddamento diretto delle celle batteria, i motori elettrici integrati e la gestione dinamica del powertrain sono destinati a trovare applicazione anche nei futuri modelli di serie del Marchio, segnando una transizione strutturale verso una nuova dimensione di performance elettrica su vetture Amg, al pari del ruolo che i motori “V8” hanno avuto per il Brand negli ultimi decenni
Titolo: Mercedes-Amg Concept Gt Xx: visioni ad alte prestazioni
Autore: Redazione
