Arriva da San Pietroburgo il progetto di un maxi scooter DieselPunk mosso da un quattro cilindri a “V” di derivazione automotive. Il motore esiste e funziona, tutto il resto del veicolo è solo allo stato di rendering

Col termine “dieselpunk” viene individuato un filone narrativo fantascientifico che ambienta le sue storie nel periodo compreso fra gli Anni 20 e gli Anni 40 del secolo scorso immaginando una società proiettata verso un futuro di crescita e sviluppo, ma gestita da poteri forti dalla discutibile moralità. Da qui la creazione di eroi di basso stato sociale ma di grande umanità che lottano contro forze oscure e apparentemente invincibili sfruttando tecnologie e mezzi avveniristici ma dal look postmoderno e in contrasto che le estetiche contemporanee. In tale ottica viene inquadrato il diesel quale motore “punk”, un propulsore controculturale rispetto alle unità ciclo otto che dominavano nel periodo storico citato.
Il filone diede origine a numerose produzioni librarie e cinematografiche oltre che, in tempi recenti, a diversi giochi di ruolo finendo con l’inserirsi fra i sottogeneri fantascientifici più apprezzati dai cultori di tale narrative. Proprio a queste ultime ha deciso di rifarsi un team di customizer russi denominato “Saint Peter’s Builds” e ubicato nella Biker’s World di San Pietroburgo per definire l’estetica di un futuro maxi scooter ispirato nel look allo scooter hovercraft ideato dal disegnatore ucraino Alexey Lipatov, noto per combinare nelle sue opere un design industriale essenziale con personaggi pulp ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il veicolo al momento è solo un progetto virtuale visualizzato mediante rendering, ma a liovello di powertrain è concreto risultando mosso da un quattro cilindri a “V” di mille e 200 centimetri cubi prelevato da una Zaz “968”, una piccola utilitaria sovietica prodotta dagli Anni 70 fino ai 90, ed erogante fra i 40 e i 50 cavalli gestiti tramite una trasmissione cvt a cinghia smontata da una motoslitta. Sarà iol tempo a dire se il progetto si concretizzerà o meno e a quel punto si scoprirà anche se il veicolo, una sorta di Lambretta in taglia “Xxl”, potrebbe far fronte al suo profilo di missione muovendosi nel traffico delle attuali grandi metropoli.